Nata agli inizi degli anni cinquanta per volontà dell’amministrazione comunale, come momento di incontro per gli emigrati che in tale occasione rientravano in paese, si tratta della festa più importante e attesa.
La festa ha inizio con la novena nella chiesa cistercense di San Lorenzo posta a monte del centro abitato, accompagnata dalla recita dei “gosos”. Durante le tre giornate sono previste serate con spettacoli di musica tradizionale e moderna, mostre, esposizioni, bancarelle, giochi e “barracas”. La giornata del 10 agosto ha inizio con la processione del santo che dalla chiesa campestre si snoda attraverso le vie principali del paese. La processione è preceduta dalle “bandelas” (tre cavalieri che sorreggono gli stendardi) seguiti da un centinaio di cavalli e dall’ esecuzione nel corteo della banda musicale. Il simulacro del santo viene trasportato a mano dai giovani del comitato, per l’intera durata della processione le campane suonano a festa, solo in seguito ha inizio la celebrazione della messa solenne, alla quale segue l’immancabile invito di dolci e bevande ai presenti. Nel pomeriggio si assiste alla tradizionale sfilata in costume, con la partecipazione di numerosi gruppi folcloristici provenienti da varie parti della regione che alla sera si esibiranno sul palco eretto in Piazza dei Mille. Di rilievo è anche la serata dedicata alla poesia estemporanea che a Silanus è molto seguita anche per la presenza di poeti di fama nazionale, a cui il paese ha dato i natali, come Mario Masala e Franziscu Mura.