La TARI (TAssa sui RIfiuti), come previsto dalla legge, è un costo per la gestione e lo smaltimento dei rifiuti che i cittadini devono sostenere per intero.
Nelle ultime settimane abbiamo ricevuto alcune lamentele relative all’aumento della TARI. Nello specifico, in tanti ci hanno chiesto per quale motivo, nonostante la raccolta differenziata nel nostro paese sia risultata una delle più virtuose, la tassa sia aumentata.
Pur considerata la complessità dell’argomento proviamo a spiegare il perché di tale incremento.
La TARI è un tributo determinato dalla somma di:
Nel nostro territorio, per l’anno 2024, la tassa è aumentata in quanto i costi del servizio sono stati adeguati, ai sensi di legge, alla revisione dei CCNL Cooperative sociali, alla rivalutazione dei prezzi al consumo rilevato dall’ISTAT e agli aumentati costi di smaltimento e adeguamento degli impianti.
È pertanto aumentato l’indice con il quale si quantifica la tariffa fissa.
Questo non deve portare a pensare che il comportamento virtuoso di tutti noi nella differenziazione dei rifiuti, sia stato inutile. Se i dati non fossero stati così positivi, infatti, certamente l’aumento della tassa sarebbe stato ancor più elevato.
Precisiamo inoltre che il complesso calcolo delle tariffe è determinato tecnicamente e matematicamente da criteri oggettivi stabiliti da enti sovracomunali e su cui gli uffici del nostro Comune non hanno alcun tipo di discrezionalità.
Inoltre, secondo quanto stabilito dalla Legge n. 147 del 2013 questi costi devono essere integralmente a carico dell’utenza e l’Amministrazione Comunale non può contribuire all’abbattimento degli stessi con l’utilizzo di fondi di bilancio.
Gli uffici comunali sono, ovviamente, a disposizione per informazioni e delucidazioni.
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