Tombe dei giganti

L’architettura funeraria è rappresentata dalle tombe megalitiche a corridoio, meglio conosciute come “tombe dei giganti”, diffuse in tutta la Sardigna e in maggior concentrazione nella parte centrale dell’isola. Per l’età nuragica non si conoscono altri tipi di sepoltura, con l’eccezione della tomba dei giganti in “tafone” della Gallura. La tomba dei giganti deve il suo nome soprattutto alle notevoli dimensioni del corpo tombale e della camera funeraria. Dimensioni determinate dal fatto che le tombe dei giganti erano, senza alcun dubbio, tombe collettive, capaci di contenere diverse decine di sepoltura in alcuni casi forse anche centinaia. Le tombe più conosciute sono: Tomba Pedras Doladas, Tomba Zanchia, Tomba Murartu.
I betili erano pietre di forma tronco-conica, accuratamente lavorate e lisce o con segni distinti femminili o maschili, che rappresentavano le divinità e venivano poste vicino alle tombe, ciò dimostra l’esistenza fin dal passato di un culto della divinità. A Silanus si ritrovano alcuni betili, nei pressi della tomba “sa Pedra Longa”.